Onorevoli Colleghi! - La disciplina dell'affidamento e dell'adozione di minori in ambito nazionale è regolata dalla legge 4 maggio 1983, n. 184. A sua volta questa normativa è stata profondamente modificata dalla legge 2 marzo 2001, n. 149. Effettivamente questo ultimo intervento legislativo ha notevolmente migliorato la disciplina dell'affidamento e dell'adozione. Tuttavia, nonostante i miglioramenti normativi nella materia delle adozioni nazionali e internazionali, da più settori del Paese giungono al legislatore continue sollecitazioni affinché le procedure di affidamento e di adozione siano ulteriormente snellite. Di queste sollecitazioni, il Parlamento non può non tenere conto. Proprio in questa direzione si muove la presente proposta di legge, composta da due articoli.
      Le modifiche proposte alla legge 4 maggio 1983, n. 184, e successive modificazioni, sono contenute nell'articolo 1 della proposta di legge, comprendente modificazioni finalizzate ad accorciare sensibilmente i tempi delle procedure di fronte al tribunale per i minorenni, che è l'autorità giudiziaria preposta alla disciplina dell'affidamento e dell'adozione. L'articolo 2 riguarda l'entrata in vigore della legge.
      Le modifiche preposte alla legge n. 184 del 1983 riguardano: l'articolo 6, sul numero minimo di anni che devono trascorrere dal matrimonio prima che i coniugi possano adottare il minore; l'articolo 18, sulla trascrizione della dichiarazione di adottabilità; l'articolo 22, sui tempi delle indagini da parte delle autorità preposte e del conferimento o meno dell'affidamento preadottivo; gli articoli 23 e 24, sulla revoca dell'affidamento preadottivo; gli articoli 25 e 26, sulla dichiarazione di adottabilità.

 

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      Gli interventi proposti hanno due finalità: da una parte accorciare i tempi; dall'altra stimolare gli organi giudiziari preposti all'affidamento e all'adozione a una maggiore efficienza e razionalizzazione delle loro risorse. Il futuro di un minore è troppo prezioso per rischiare di essere compromesso dall'incertezza dei tempi che pesa sugli adottanti desiderosi di accogliere un figlio e, in misura ben più pesante, sullo sviluppo psicologico dei minori stessi.
 

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